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Crete

(2015/16)
n. 30 opere a pastello su cartoncino, cm.28x37, 2015/16
Della serie è stato realizzato catalogo presentato nella mostra MOMENTI, per il ciclo Arte Siena, Giugno 2018. Le opere sono accompagnate da didascalie della stessa Consorti.

Aria di tempesta di mezza estate nel frastuono del cielo pumbleo
Aria di tempesta di mezza estate nel frastuono del cielo pumbleo
Atmosfera di rigore invernale imbiancata dal nevischio
Atmosfera di rigore invernale imbiancata dal nevischio
Cielo bianco sulle crete già in ombra per la notte che si avvicina
Cielo bianco sulle crete già in ombra per la notte che si avvicina
Cielo e terra gelidi si fondono invito alla contemplazione
Cielo e terra gelidi si fondono invito alla contemplazione
Deserto d'inverno spento senza orizzonte
Deserto d'inverno spento senza orizzonte.
Forti tratti orizzontali disegnano le crete grige. Quasi una scrittura.
Forti tratti orizzontali disegnano le crete grige. Quasi una scrittura.
Giallo verde e blu in contro luce si stemperano nel rosa di fondo
Giallo verde e blu in contro luce si stemperano nel rosa di fondo.
I cipressi proiettano la loro cupa ombra sulla terra
I cipressi proiettano la loro cupa ombra sulla terra.
Il sole illumina il grigio delle crete
Il sole illumina il grigio delle crete.
Il viola del pomeriggio di primo inverno si riposa nel verde.
Il viola del pomeriggio di primo inverno si riposa nel verde.
I tre paesaggi in prospettiva dalla strada ad un orizzonte lontano.
I tre paesaggi in prospettiva dalla strada ad un orizzonte lontano.
La luce scivola sull'erba incolta del prato.
La luce scivola sull'erba incolta del prato.
La nudità delle crete. Pausa silente prima della semina.
La nudità delle crete. Pausa silente prima della semina.
La sete dell'estate cretta il sentiero della francigena.
La sete dell'estate cretta il sentiero della francigena.
Le ombre del terreno arato si imprimono di cobalto e oltremare.
Le ombre del terreno arato si imprimono di cobalto e oltremare.
Le ombre riverse in diagonale tagliano il piano.
Le ombre riverse in diagonale tagliano il piano.
Lingua di terra. Libertà di un volo.
Lingua di terra. Libertà di un volo.
L'oro dell'estate. Ampio e caldo respiro sulle crete.
L'oro dell'estate. Ampio e caldo respiro sulle crete.
Luminosità cangianti ricoprono i veleni della terra violata.
Luminosità cangianti ricoprono i veleni della terra violata.
Nubu estive animano la fissità del maggese.
Nubu estive animano la fissità del maggese.
Nuvole accese al tramonto nel loro incanto primordiale
Nuvole accese al tramonto nel loro incanto primordiale.
Pendii graffiati di un linguaggio antico dal passaggio ripetitivo dei trattori
Pendii graffiati di un linguaggio antico dal passaggio ripetitivo dei trattori.
Pensieri inquietanti si addensano nella materia colorata
Pensieri inquietanti si addensano nella materia colorata.
Piani in prospettiva
Piani in prospettiva.
Riflessi di cielo azzurro sulle pozzanghere di ghiaccio
Riflessi di cielo azzurro sulle pozzanghere di ghiaccio.
Ritmo lento di colori. Luci e ombre come fiammelle in processione.
Ritmo lento di colori. Luci e ombre come fiammelle in processione.
Rosso infuocato di una sera d'autunno drammatizza la realtà.
Rosso infuocato di una sera d'autunno drammatizza la realtà.
Sulla strada di Radi. Tonalità calde colorano il paesaggio solitario.
Sulla strada di Radi. Tonalità calde colorano il paesaggio solitario.
Tonalità calde della sera rivelano la fertilità della terra.
Tonalità calde della sera rivelano la fertilità della terra.
Vortice di terra turbinante nel vento con polvere di stoppie bruciate.
Vortice di terra turbinante nel vento con polvere di stoppie bruciate.
Scala casa Giovanna Consorti

Giovanna Consorti è sempre stata una persona straordinaria. Pittrice affermata, valida scultrice, musicista sensibile, poetessa delicata, fotografa raffinata, viveva in campagna aprendosi con entusiasmo agli amici, ma lasciando fuori della porta mode e luoghi comuni. Non la sentivo da un paio di mesi quando volli farle gli auguri per Natale e lì mi disse, con un filo di voce, di essere in ospedale, operata d’urgenza da pochi giorni. Tornata a casa passò un po’ di tempo, ma quando sentì di poterlo fare riprese l’abitudine del tè al pomeriggio.




Non poteva mangiare facilmente, ma continuava a preparare biscotti per le amiche, che amava continuare a invitare in quella sua casa-opera d’arte. Fu verso novembre che mi chiese di aiutarla a realizzare un catalogo per la sua ultima serie di pastelli, Le Crete, la cui presentazione era prevista a fine maggio,nella mostra antologica Momenti. Il suo nome era già nel progetto Siena Arte. Non senza stupirmi, mi chiese di aiutarla a scegliere i pastelli da inserire nel catalogo, come pure le didascalie che aveva già preparato.


Angela Cingottini e Giovanna Consorti

Mostra Giovanna Consorti

E dopo Natale cominciarono a fervere i lavori: la scelta dei testi, la raccolta delle recensioni, le fotografie, le uscite in tipografia... Giovanna era instancabile, anche se assolutamente consapevole di star sempre peggio. Non perdeva mai il sorriso né la voglia di fare. Era sempre più debole e veniva alimentata artificialmente, ma continuava ad occuparsi della casa, dei gatti, del giardino che, con le sue cure, cominciava di nuovo a fiorire.

Aveva stretto un bel rapporto con le infermiere che venivano per le flebo e le medicazioni alle ulcere delle gambe e non si lamentava mai, ma continuava a far progetti per il dopo-mostra. Felice del catalogo che aveva realizzato, ne pensava già un altro per mettere insieme le sue raffinate sculture. Scelse da sé i quadri per allestire l’antologica e mi disse, entusiasta, di essere stata aiutata dagli “angeli” dell’associazione Quavio che, in brevissimo tempo, avevano impacchettato quadri e sculture. Il collega e amico da sempre, Fabio Mazzieri, la aiutò nella pratica dell’allestimento - con lei che dirigeva le disposizioni. Volle anche offrire un bel rinfresco, solertemente aiutata da Gioia e Dana. Era consapevole di come la mostra, oltre a rivelarsi il maggiore successo professionale della sua vita, lo fosse stata anche dal punto di vista personale. Tutti avevano voluto festeggiarla e godere con lei di quel successo. Alcuni giorni dopo la conclusione dell’evento scelse di ritirarsi nell’istituto Campansi , dove si spense pochissimo tempo dopo senza perdere mai il sorriso che la distingueva. Proprio lì mi disse “Me ne vado felice. Finisce, ma finisce bene!”



Angela Cingottini

Siena, 20 novembre 2018