6 maggio 1939 Il Resto del Carlino (Vittorio Orazi)
"...L'episodio rievocato (negli altorilievi di Consorti) vive con immediatezza emotiva, senza apparente preoccupazione delle necessità compositive e stilistiche, pure, il disporsi agevole degli elementi figurativi secondo un equilibrio di volumi e di spazi naturale, conferisce al quadro plastico singolare limpidezza ed efficacia"
Nel 1938 Vico vince il concorso di un lavoro scultoreo per il Nuovo Ponte Duca d'Aosta, sul Tevere, di accesso al foro Mussolini a Roma: è la decorazione di un pilone del ponte con quattro altorilievi che raffigurino l'intervento militare del Duca d'Aosta (capo della terza armata durante la Prima guerra mondiale) e le sue azioni sul fiume Tagliamento.
Nel contratto del Genio Civile ci sono regole molto severe da rispettare: i modelli in creta dovranno essere pronti il 4 marzo 1939, con eventuali modifiche prima della traduzione in gesso, rispettando i tempi e le spese a carico dell'artista e dopo le prove provvisorie dei gessi collocati sul pilone, lo scultore dovrà provvedere all'esecuzione definitiva del lavoro in marmo bianco di Carrara.